Liquida

Non ce l’ho con gli ebrei, ma sicuramente ce l’ho con Israele.
La black list è una carognata, antisemita e fascista chi l’ha scritta e pubblicata in modo che fosse diffusa, ma forse se non vuoi che si ripetano gli errori del passato, che qualcuno ti faccia del male smetti di farne, un po come per gli Stati Uniti che combattono il terrorismo ma sono l’unico paese ad essere stato condannato per terrorismo.
Mi riferisco a quella piccola striscia di qui ogni giorno qualcuno parla, ma che non fa smuovere tavoli o paesi, Le persone muoiono e nessunno alza un dito, neppure chi ha sofferto e sa cosa vuol dire non avere una terra, non sentirsi sicuri neppure nel proprio paese, tutti complici delle morti che stanno avvenendo a Gaza e ai confini con l’Egitto.
L’esempio più eclatante è quello che sta avvenendo a Torino con la fiera del libro, in cui sono stati invitati letterati ma anche lo stato di Israele.
Molte persone si stanno indignando e non perchè sono stati invitati illustri lettarari, ma perchè è stato invitato un paese con scopi politici, non si tratta di togliere la libertà di parola alla cultura ebraica, ma bisognerebbe togliere la visibilità al potere dello stato di Israele".
Ed’è su questo che concordo.
Non mi disturba che si invitino persone che di cultura ne possano sapere a palate, ma che si inviti un paese senza una critica, senza una discussione, senza una condanna per quello che sta facendo.
Come se il passato dovesse veramente assolverli da tutto ciò che fanno.
Da qui a passare per l’antisemitismo di quella lista con i nomi dei docenti ne passa, ma se non c’è dialogo sul perchè qualcuno si stia disturbando tanto ad alzare la voce per boicottare perfino una fiera, allora non resta che indignarsi, come se questo poi servisse a qualcosa.
Mi dispiace solo che non si distingua mai ebrei e Israele, perchè mentre gli uni non decidono le sorti della vita dei palestinesi, l’altro, il governo Israeliano si e allora concordo nel boicottare qualsiasi forma di politica israeliana in questo paese.