Questi sono i politici
by liquida on Mag.23, 2008, under Articoli
23 maggio 1992
Giovanni Brusca preme il telecomando nella strage di Capaci, morirà Giovanni
Falcone, sua moglie e la sua scorta.
23 maggio 2008 E’
l’anniversario della Strage di Capaci, oggi in tutta la Sicilia si vuol
ricordare Falcone, chi mette le corone per ricordarlo in una commemorazione
pubblica a Palermo è Schifani.
Non posso dire che
oggi il Presidente del Senato Schifani
sia un mafioso perché non ho le prove degli illeciti e delle amicizie che
attualmente lo sostengono e del suo reale reddito in banca o di quanti conti
correnti abbia, ma posso dire che è stato, ed ha continuato ad essere un
mafioso per tanto tempo.
Schifani era l’ultima
persona che avrebbe dovuto mettere quelle corone ricordando Falcone in
quell’autostrada, d’altra parte però Schifani rappresenta in tutto e per tutto
ciò che ancora oggi è la Sicilia, un paese governato da loschi, noti mafiosi
che fanno si che la Sicilia sia ancora considerata un paese mafioso e
sottosviluppato.
I Complici Lirio
Abbate 2007
Il censis dopo aver
consultato 700 imprese aggiunge che
senza lo zavorramento mafioso annuo le regioni del mezzogiorno si sarebbero sviluppate
come quelle del nord.
Il 16 Aprile 1999 il
governo di centro sinistra presieduto da Massimo D’Alema ordina lo scioglimento
dei consigli comunali di Villabate, Bagharia e Ficarazzi a causa del
condizionamento da parte della criminalità organizzata.
Prima dello
scioglimento Schifani era al
corrente degli interessi di Mandala in relazione all’attività di pianificazione
urbanistica del comune di Villabate, Mandala in questa occasione aveva fatto
una riunione con La Loggia e lo stesso Schifani.
L’arrivo in municipio
di un commissario del governo ha causato il blocco del piano regolatore e la
perdita di decine e decine di miliardi di lire.
Schifani fece anche
finta di non conoscere Nino Mandala.
Schifani, quando quelli di Forza Italia gli chiesero “Ma che è successo
all’amico tuo” risponde: “Ma quale amico mio? No, manco lo conosco, lo conosco
a malapena.
Quando
successivamente incontrò Nino Mandala quest’ ultimo gli disse “Senti, mi devi
fare una cortesia, tu a me non mi devi cercare più”.
“Io siccome sono
mafioso, come tuo padre putroppo, perché io con tuo padre me ne andavo a
cercargli i voti”.
“Ora lui non c’è più,
ma lo posso sempre dire che tuo padre era mafioso”.
Schifani a questo
punto si è messo a piangere.
Questi sono i
politici.
L’avvocato Mandala ha
molto astio verso Schifani. Lui e Schifani e La Loggia li aveva sempre
considerati degli amici, erano stati gli ospiti importanti del suo secondo
matrimonio.
Con loro aveva
fondato la Sicula Brokers, una strana società, in cui i futuri leader di Forza
Italia sedevano fianco a fianco di boss di cosa nostra.
La Sicula Brokers è
stata creata nel 1979 e tra i soci accanto a Mandala, La Loggia e Schifani,
Benny D’agostino, condannato per concorso esterno in associazione mafiosa e
Giuseppe Lombardo, l’amministratore di Nino e Ignazio Salvo arrestati da
Falcone nel 1984 perché capi della famiglia mafiosa Salemi
Nino Mandala avvocato, padre di Nicola Mandala gli propose di sostenere una giunta guidata dagli
uomini di Forza Italia.
In premio aveva
ottenuto la poltrona di presidente del consiglio comunale.
Nino mandala era
amico e un tempo socio di Enrico La
Loggia e Renato Schifani due
pezzi grossi del neonato partito Berlusconi.
Nicola era diventato
uomo d’onore per volontà di Francesco
Pastoia, il boss della vicina Belmonte, uno dei pochi capi mafia che
rispondevano direttamente a Provenzano.
Francesco Campanella Presidente di un consiglio comunale
sciolto nel 1999 per mafia, nel 2000 viene nominato da Mastella segretario dei giovani dell’UDEUR.
Francesco Campanella
raccomandato dal Presidente della regione Totò
Cuffaro contabile dei Mandala.
Sui casinò un bel
pezzo di centro destra tentava inutilmente di riproporre la questione.
In prima fila, nella
lobby pro tavoli verdi c’erano due big di Alleanza Nazionale Gianfranco Fini e
Gianfranco Lanna che si erano legati con i vertici di Atlantis Word, tra gli
azionisti di Atlantis word Francesco Corallo figlio di Don Gaetano.
L’atlantis era
riuscita nonostante la presenza di personaggi come Corallo a vincere l’appalto
dei monopoli di Stato per il controllo telematico delle News slot introdotte
dal governo Berlusconi che ogni anno incassano 10 miliardi di euro
Maggio 25th, 2008 on 7:27 pm
Ma, nonostante questo in sicilia il PDL continua ad avere consensi bulgari. Forse bisognerebbe interrogarsi sul perchè..
Maggio 24th, 2008 on 10:44 am
a) Potresti anche non leggerla
b) Di Grillo condivido poco e non lo seguo per nulla
c) Che palle sta roba però intanto abbiamo sempre sta roba
Maggio 24th, 2008 on 10:32 am
E allora vai da Grillo.
Che palle questa roba oh.