Cina: pianificazione familiare
by liquida on Set.21, 2005, under Articoli
PECHINO – Settemila aborti e sterilizzazioni compiute contro la propria volontà. E' il bilancio degli abusi denunciati da due intellettuali cinesi, il professor Teng Biao e l'avvocato Chen Guangchen, e pubblicati dalla rivista americana Time nella città cinese di Linyi, nella provincia orientale del Guangdong.La vicenda degli aborti forzati , secondo le denunce di Teng e Chen, è iniziata un anno fa quando i leader locali, furono «criticati» dai loro superiori perchè nella contea si erano registrate troppe nascite. I zelanti funzionari locali accolsero le critiche e cominciarono a censire le donne incinta, ordinando aborti e sterilizzazioni. Le donne cercarono di evitare gli abusi, rifugiandosi da parenti e conoscenti che vivevano in altre province. Per rappresaglia i dirigenti ordinarono ai parenti e in alcuni casi ai vicini di casa delle donne di partecipare a «corsi d'informazione», in pratica a delle sedute dove i cittadini erano torturati e costretti a confessare il nascondiglio dei parenti. Lo stesso Chen Guangchen, è stato arrestato per 30 ore dalla polizia del territorio.
I due intellettuali cinesi hanno sottolineato che la pratica degli aborti forzati è comune in numerose regioni cinesi. Violenze e imposizioni, hanno affermato il professor Teng Biao e l'avvocato Chen Guangcheng, si sono verificate anche in altre contee. Migliaia di persone sono state arbitrariamente arrestate e picchiate tanto che almeno cinque sono morte. I responsabili, tutti alti funzionari locali, hanno estorto una grande quantità di denaro alle vittime dei pestaggi, affermando che serviva a pagare i «corsi d'informazione» sulla pianificazione familiare.