Cronologia di una morte: 2000
by liquida on Apr.20, 2007, under Peppino Impastato
26 gennaio 2000. Udienza davanti alla Corte d'assise di Palermo. Badalamenti invia una lettera in cui comunica di voler presenziare al processo ma gli è impedito. La Corte decide che si faccia un ultimo tentativo e fissa una nuova udienza per il 27 aprile. Nel caso sia impossibile la presenza fisica di Badalamenti si dovrebbe procedere per videoconferenza. Chiede di costituirsi parte civile la Presidenza della Regione Siciliana. Vito Palazzolo chiede il rito abbreviato. Il suo difensore si oppone alla costituzione delle parti civili, esclusi i familiari. L'udienza del processo contro Palazzolo viene fissata per il 4 maggio.
31 marzo. Il Comitato Impastato della Commissione parlamentare antimafia ascolta i familiari di Impastato e il rappresentante del Centro Impastato. Il Centro, il 13 aprile, invia un promemoria in larga parte dedicato al depistaggio delle indagini, producendo nuovi documenti.
27 aprile. La Corte d'assise decide che il processo contro Gaetano Badalamenti si farà in videoconferenza e ne fissa la data d'inizio per il 29 giugno.
4 maggio. Nel processo contro Vito Palazzolo la Corte accoglie la richiesta di rito abbreviato, accoglie la richiesta di costituzione di parte civile dei familiari, del comune di Cinisi e della Presidenza della Regione, respingendo quella del Centro Impastato, di Rifondazione comunista e dell'Ordine dei giornalisti. Le prossime udienze, per l'audizione di alcuni collaboratori di giustizia, sono fissate per il 29 maggio e il 26 giugno.
9 maggio. A Cinisi, nel ventiduesimo anniversario del delitto, nell'auditorium Impastato della Scuola media statale, dibattito sul processo, con interventi degli avvocati Vincenzo Gervasi e Giangiacomo Palazzolo, e sul tema: "Il ruolo di Peppino Impastato e della Nuova sinistra nella lotta contro la mafia": presentazione del volume di Umberto Santino, Storia del movimento antimafia, con introduzione di Umberto Santino e interventi di Giovanni Impastato e dei compagni di Peppino.
29 giugno. Il processo contro Gaetano Badalamenti viene rinviato perché non è presente nel carcere di Fayrton, accanto all'imputato, un ufficiale giudiziario italiano. Badalamenti dichiara che vuole scontare in Italia la pena inflittagli dalla giustizia americana.
31 agosto. Al festival del cinema di Venezia viene presentato il film di Marco Tullio Giordana "I cento passi", su Peppino Impastato. Il film sarà premiato per la sceneggiatura, di Claudio Fava, Monica Zapelli e Giordana, avrà un notevole successo e sarà proposto per la selezione dei film stranieri candidati al premio Oscar.
15 settembre. A Cinisi viene denunciata la scomparsa di Giuseppe Di Maggio, figlio di Procopio. Il suo corpo sarà ritrovato a Cefalù il 23 settembre. Ai funerali, celebrati a Cinisi il 27 settembre, partecipano circa 500 persone.
21 settembre. Nel processo contro Badalamenti vengono accolte le richieste di costituzione di parte civile dei familiari, del comune di Cinisi e della presidenza della Regione siciliana, respinte quelle del Centro Impastato, dell'Ordine dei giornalisti e di Rifondazione comunista.
29 settembre. Al processo contro Vito Palazzolo viene ascoltato in videocollegamento il collaboratore di giustizia Giuseppe Marchese.
19 ottobre. Al processo contro Vito Palazzolo il collaboratore di giustizia Francesco Di Carlo rinuncia all'udienza per motivi di salute.
25 ottobre. Al processo contro Badalamenti vengono ascoltati come testimoni la madre di Impastato, Felicia Bartolotta, il fratello Giovanni e la moglie Felicetta, la cugina Maria Impastato. La madre e gli altri testimoni rinnovano le accuse contro Badalamenti. Assistono all'udienza studenti e docenti dei licei Galilei e Meli.
27 ottobre. A Terrasini alcuni uomini travestiti da poliziotti sequestrano Giampiero Tocco, amico di Giuseppe Di Maggio. Al rapimento ha assistito la figlia di 7 anni, in macchina con il padre.
2 novembre. Nel processo contro Badalamenti, l'imputato dichiara che da un documento del Dipartimento della giustizia degli Stati Uniti risulta che lui ha tenuto fuori la Sicilia dai sequestri di persona e dal traffico di droga e che quindi "era sullo stesso binario" di Peppino Impastato, nella sua lotta contro la droga. Dichiara inoltre che le espressioni usate da Impastato, per esempio "Tano seduto", non erano offensive e che era amico di Luigi, padre di Peppino. Vengono ascoltati come testimoni alcuni compagni di Peppino: Marcella Andriolo Stagno, Fara e Graziella Jacopelli, Giosuè Maniaci. Assistono all'udienza studenti e docenti del Meli, del Galilei e del liceo classico di Monreale.
16 novembre. Al processo contro Badalamenti depongono Anna Maniaci (barista), Baldassare Purpura (macchinista ferroviario), Benedetto Cavataio, Andrea Bartolotta e Faro Di Maggio (compagni di Peppino), Giuseppe Fantucchio (militante del Pci). Cavataio, ex direttore di Radio Aut, ora in Forza Italia, minimizza le denunce di Peppino contro Badalamenti, mentre Bartolotta e Di Maggio confermano gli attacchi al capomafia. Continua la partecipazione degli studenti.
30 novembre. Al processo contro Badalamenti depongono Giovan Battista Palazzolo (pastore), Giuseppe Cucinella (Radio Cinisi Centrale) e Paola Bonsangue (firmataria del primo esposto).
6 dicembre. La Commissione parlamentare antimafia approva all'unanimità la relazione sul "caso Impastato", presentata dal relatore senatore Giovanni Russo Spena, in cui si riconoscono le responsabilità di rappresentanti delle istituzioni nel depistaggio delle indagini sul delitto Impastato. Il giorno successivo una delegazione della Commissione, composta dal presidente Giuseppe Lumia, dal vice-presidente Nichi Vendola, dal presidente del comitato Impastato Giovanni Russo Spena, da Michele Figurelli e Saro Pettinato, consegna copie della relazione ai familiari, ai compagni di Peppino e al Centro Impastato.
14 Dicembre. Al processo contro Badalamenti depongono altri testi, tra cui Giuseppe Barbera e Francesco Carlotta, firmatari dell'esposto del maggio 1978, Benedetto Manzella, compagno di Peppino. Anche nelle ultime due udienze erano presenti studenti e docenti delle scuole di Palermo 2001.