Milano e dintorni
Sit in dei lavoratori Wind a rischio licenziamento
by liquida on Gen.17, 2007, under Milano e dintorni
Sono 275 i lavoratori dei call centre Wind assunti a tempo indeterminato che potrebbero essere licenziati. L'azienda, secondo quanto denuncia il coordinamento dei lavoratori coinvolti, starebbe cedendo i call centre del Nord Italia che ospitano lavoratori con 7-10 anni di anzianità. La cessione avrebbe lo scopo di trasferire i costi all'esterno facendo applicare contratti meno vincolanti e onerosi.
Milano – Presto il manganello anche ai vigili di quartiere
by liquida on Ott.22, 2006, under Milano e dintorni
De Corato: «Un esperienza che ha dato risultati importanti». È una delle novità che attendono i ghisa, insieme a nuovi corsi di formazione e un più stretto raccordo con l'amministrazione. (continue reading…)
Milano senza più l’Orso, chiuso il centro sociale di Dax
by liquida on Ott.13, 2006, under Milano e dintorni
Ennesimo sgombero e sconfitta. Ieri hanno chiuso l’Orso, l’Officina di resistenza sociale sui Navigli, una delle ultime esperienze di antifascismo di quartiere a Milano. Il luogo di Dax, assassinato da quattro coltellate di due fascistelli non lontano da qua. I suoi compagni si sono fatti portare via, quattro asserragliati dentro e una trentina sul portone; resistenza passiva e slogan di rito di fronte al consueto esagerato schieramento di forze dell’ordine. Poca gente attorno, il consigliere regionale Luciano Muhlbauer (Prc) a vigilare che non ci scappasse la manganellata e un anziano passante che chiedeva: «Ma chi c’è lì dentro il figlio di Totò Riina?». E’ il ritratto della fine di un’epoca che sarebbe bene per il movimento celebrare con un degno funerale laico, con tanto di festa, e con un battesimo per qualcosa di nuovo, introvabile forse in una sola definizione, ma senza le menate del passato di un’area che pochi anni fa avrebbe mobilitato in una mattina d’ottobre centinaia di giovani, compagni, proletari… L’onda dei centri sociali a Milano è finita da un po’, si sa, ma non si dice, perché fa male e alimenta il giro infinito di accuse e divisioni. (continue reading…)
Chiesto il finanziamento per l’apertura di nuovi cpt a Milano
by liquida on Set.20, 2006, under Milano e dintorni
Il Vice Sindaco annuncia l'intenzione di chiedere fondi al Governo per aprire nuove strutture di premanenza dei clandestini in Lombardia. (continue reading…)
Mayday, la grande festa dei precari parla all’Unione.
by liquida on Mag.05, 2006, under Milano e dintorni
Quante centinaia di migliaia di precari devono sfilare per cambiare nei fatti la loro condizione di vita e di lavoro? La Mayday parade anche questo primo maggio ha sfilato per le vie di Milano come un serpente flessibile, sinuoso, rumoroso, lungo più di quattro chilometri. Ancora una volta è stata la più grande, libera, divertente ma determinata manifestazione della giornata dei lavoratori, in contemporanea con altre 19 sfilate in venti città europee.
Milano: Aprile 1975 in ricordo di Varalli e Zibecchi
by liquida on Apr.12, 2006, under Milano e dintorni
Il 1975 è stato un anno denso di avvenimenti politici. Lo scontro sociale era acuto; le forze progressiste e i gruppi giovanili della sinistra extraparlamentare si contrapponevano al fronte della reazione guidato dalla Democrazia cristiana, coadiuvato da una forte componente neofascista, con aggressive spinte squadriste e stragiste: una galassia formata da numerose e spesso fittizie sigle di piccoli gruppi, all'interno della quale svolgeva un ruolo primario il Movimento sociale italiano (Msi) guidato, a livello nazionale, da Giorgio Almirante e, a Milano, da Franco Servello.
IL FILO DELLA MATASSA
by liquida on Mar.06, 2006, under Milano e dintorni
Il giudice Leonardo Grassi,autore di tante inchieste mi accoglie nel suo ufficio al terzo piano.Gli armadi sembrano cadere sotto il peso delle carte.E’ un magistrato abile,che ha lavorato con molti altri suoi colleghi per districare la complessa matassa di connivenze con apparati dello Stato e fascisti che sta dietro alla strage del 2 Agosto 1980 alla Stazione di Bologna.Iniziamo la chiacchierata.Mi parla delle sue indagini,delle difficoltà di riuscire a compiere il lavoro di giudice a tutto campo.Apre l’antina dell’armadio,fruga tra le carte."Questa è la sentenza di primo grado del processo di Bologna,una pietra miliare,c’è la storia degli intrighi tra i servizi ,P2,Nuclei Armati Rivoluzionari.".Sfoglia migliaia di pagine poi si ricorda che sto indagando sull’omicidio dei due ragazzi del Casoretto.Mostra un documento interessante."A questo potresti allacciarti per la tua inchiesta".Grassi è un giudice istruttore,proprio come Guido Salvini a Milano,180 chilometri più a sud.Nel 1994 emette una sentenza -ordinanza sul depistaggio del treno Taranto-Milano,organizzato dal SuperSismi di Santovito,Belmonte e Musumeci per confondere le idee agli inquirenti che indagavano sulla strage della stazione di Bologna,il 2 agosto 1980.Nell’atto giudiziario si parla di depistaggi e dell’utilizzo della Banda della Magliana come "agenzia criminale dei servizi segreti e del ruolo occulto avuto da Licio Gelli e la P2". (continue reading…)
LE CARTE DELLA MEMORIA
by liquida on Mar.05, 2006, under Milano e dintorni
Il materiale sul delitto del Casoretto è tanto ma sparso in mille rivoli. I documenti più importanti stanno accatastati negli armadi del giudice milanese Guido Salvini .Un ex militante del Movimento Lavoratori per il Socialismo ricorda che l’organizzazione teneva un archivio con molti ritagli di articoli di stampa riferibili alle molteplici attività dell’estremismo di destra."C’è ancora questo materiale?-gli chiedo."Certo- mi risponde -lo puoi trovare all’Istituto di Storia della Resistenza,a Sesto San Giovanni".Un lunedì pomeriggio li chiamo,sono gentili."Vieni pure,possiamo darti quello che abbiamo avuto"-mi dicono.Salgo le scale,due persone mi portano un quadernetto con l’indice dell’archivio ufficiale dell’organizzazione ora disciolta.E’ lì che tra mille fogli trovo un vecchio pezzo del quotidiano la Sinistra.Poche righe,scritte di getto il 19 aprile 1981 mentre a Roma era in pieno svolgimento l’inchiesta sui gruppi di estrema destra eversiva."Gilberto Cavallini e Giorgio Vale,fascisti latitanti,sospettati di essere fra i killer del giudice Mario Amato,sarebbero gli assassini di Fausto Tinelli e Lorenzo Jannucci,i due ragazzi di sinistra ammazzati a revolverate a Milano la sera del 18 marzo 1978,in via Mancinelli.Il duplice omicidio è infatti fra le azioni attribuite ai fascisti nell’ambito dell’inchiesta romana sul terrorismo di destra conclusa da pochi giorni. (continue reading…)
IL BIANCO E IL NERO
by liquida on Mar.02, 2006, under Milano e dintorni
La città è deserta,svuotata dalle macchine e dal rumore. Così ognuno rimane solo con se stesso .Solo l'allarme di qualche antifurto di auto,spezza il silenzio.Molti anni sono passati da quel 18 marzo 1978 e sembra sia trascorso un attimo.Come un lampo si ricompone il filo della memoria,quella di chi intende ricordare quei momenti,la strada,le piazze,i bar,i campetti assolati dove si gioca a pallone.Il tempo viene scandito da quella campana,forte,che suona puntualmente tre minuti prima e tre minuti dopo l'ora prestabilita.La stessa che forse,di sfuggita,hanno sentito Fausto e Jaio prima di morire.Via Mancinelli è uguale ad allora.Di giorno è vuota:si scruta da lontano solo qualche anziana signora con il suo cane e macchine che corrono via veloci.Il cancello è oggi pitturato di marrone.Nel luogo dove Fausto e Jaio trovano la morte ci sono fiori finti e tracce di petali secchi.Resiste alle inteperie e alle ingiurie del tempo una lapide:"ai compagni Iaio Iannucci,Fausto Tinelli,uccisi dai fascisti".Lo spazzino di quel quartiere ricorda il giorno dei funerali."Scriva che piansi tanto e che oggi,se passo di qui,mi viene la pelle d'oca.Ma io,quei fiori che portava la gente,non volli buttarli via.Sa noi spazziamo via tutto ma non possiamo cancellare i sogni ,lo scriva".I muri sono tutti dipinti a spray e la vernice si spreca. Lì,in mezzo a tanta confusione,qualcuno ha scritto una frase d'effetto."Costruiamo un segreto rancore che ha l'odore del sangue rappreso ciò che allora chiamammo dolore è soltanto un discorso sospeso".Proprio davanti al cancello vive il murales che i ragazzi del Liceo Artistico di via Hajeck disegnarono.Il muro è screpolato,il colore cade poco alla volta ma il senso di quel lavoro c'è tutto.Si vedono Fausto e Iaio nel mirino di un fucile ad alta precisione:sullo sfondo incombono sinistre ciminiere in una nera Milano e case di periferia sotto cieli grigi.Il muro avvolge la via,quello che costeggia il deposito dell'Atm di via Teodosio;i lampioni sono quelli di un tempo,di metallo,sporchi e incrostati ,in perenne movimento ad ogni accenno di vento;i pali in cemento affiancano quelli in ferro,verdi,arrugginiti.Sul marciapiede rimangono tracce di vernice rossa e bianca,segni degli anni. (continue reading…)
MILANO: COMUNE DEDICA PARCO A SERGIO RAMELLI A TRENT’ANNI DALLA MORTE DEL GIOVANE
by liquida on Mar.30, 2005, under Milano e dintorni
I giardini tra le vie Bronzino e Pinturicchio in zona viale Abruzzi a Milano saranno dedicati a Sergio Ramelli.
La giunta ha accolto oggi la richiesta del consiglio di zona 3 di intitolare il parco alla memoria del giovane morto il 29 aprile 1975 dopo un agguato di un gruppo di militanti di estrema sinistra. (continue reading…)