Liquida

I medici: il numero di morti a Falluja è in aumento

by on Gen.05, 2005, under Falluja la strage nascosta

"E' veramente angosciante raccogliere morti da case distrutte, specialmente bambini. E' la più deprimente situazione in cui mi sono trovato da quando è iniziata la guerra", ha dichiarato a IRIN il dottor RAfa'ah al-Iyssaue, direttore del più gradne ospedale della città di Falluja, città situata a circa 60 km a ovest di Baghdad.Secondo Al-Iyssaue, la squadra d'emergenza dell'ospedale ha recuperato più di 700 corpi provenienti dalle macerie di quelli che una volta erano case e negozi, di questi almeno 550 erano di donne e bambini.
Sempre secondo il medico, soltanto una minoranza di cadaveri appartiene ad uomini, e perlopiù si tratta di persone anziane. I dottori dell'ospedale dichiarano che la maggior parte dei corpi era mutilata, senza gambe o braccia. Sono anche stati ritrovati i corpi di due bambini all'interno di una casa, probabilmente morti per fame, secondo il parere di uno specialista. Al-Iyssaue aggiunge che queste cifre riguardano soltanto 9 distretti della città, e che i rimanenti 18 distretti non sono ancora stati raggiunti: si attende l'arrivo della luna rossa irakena , che renderà più facile entrare in queste zone.
Il dottore spiega anche che molti morti sono stati già seppelliti dai civili dei distretti di Garma ed Amirya con l'approvazione dei comandi americani, circa tre settimane fa, e quei corpi non sono stati contati.
Membri della Mezza Luna rossa irakena hanno dichiarato ad IRIN che hanno bisogno ancora di tempo prima di dare una accurata stima dei morti, aggiungendo che, allo stato attuale, gran parte della città è completamente inabitabile.
Contrariamente a quanto sostenuto dai dottori di Falluja ,i responsabili del Ministero della Salute hanno dichiarato ad IRIN che, seppure siano ancora all'inizio delle loro indagini, secondo le loro stime il numero di donne e bambini uccisi sarebbe molto basso.
Dal canto loro gli abitanti di Falluja che sono riusciti a tornare alle loro case hanno trovato la gran parte delle loro abitazioni distrutte dai furiosi combattimenti che a partire da metà novembre, hanno avuto luogo fa tra le truppe guidate dagli americani e i gruppi di ribelli che si dice fossero comandati da Al Zarquawi, un terrorista Giordano ricercato dal governo irakeno. "Sono qui da almeno 6 ore e non sono ancora riuscita ad entrare nella città. perfino dopo che i combattimenti erano finiti, non c'è rispetto per i civili" ci ha detto Samirah al-Jumaili, una madre di sette figli.
La situazione di Falluja è tutt'altro che chiara.
Secondo il colonnello Clark Mathew, portavoce dei marines, continuano ad esserci degli attacchi durante le ore notturne in diverse aree della città. le forze americane hanno imposto un coprifuoco dalle 18.00 alle 6.00 del mattino.
Mathew spiega che la maggior parte degli attacchi avviene in aree dove le truppe americane hanno posto le loro basi allo scopo di rendere sicura la città, ma aggiunge che per la fine del mese corrente la situazione dovrebbe essere sotto controllo, e che la ricostruzione di Falluja potrà presto iniziare.
Scettico su questo punto è Muhammad Kubayssy, un abitante di Falluja.
" Le truppe americane dicono che presto Falluja sarà ricostruita. Io credo che questa città non potrà offrire delle minime condizioni di vita almeno per un anno ancora.
Sto ancora cercando quella che loro chiamano democrazia". Kubayssy la cui casa e i due negozi sono stati distrutti aggiunge"
ùSono venuti per portarci la libertà, ma ora tutti gli irakeni sono prigionieri nelle loro stesse case". "E' impossibile vivere a Falluja.
Non c'è acqua, non c'è elettricità né fognature funzionanti.
Persino gli ospedali non possono permettere un minimo di sicurezza per tutte le famiglie della città.
Non abbiamo abbastanza medicine e nell'aria si sente ill cattivo odore dei cadaveri che sono in putrefazione." dichiara Al-Iyssaue I cittadini di Falluja hanno chiesto al governo irakeno di permettere ai giornalisti e ai reporter della Tv di entrare in città in modo da mostrare la realtà.
Ma il governo irakeno permette soltanto ai giornalisti muniti di una speciale tessera di riconoscimento di entrare nella città, con la motivazione che si tratta di misure prese per la sicurezza dei giornalisti stessi.
Molti giornalisti sono stati mandati via da Falluja a causa della mancata autorizzazione da parte delle truppe americane che circondano la città.
"Abbiamo bisogno di qualcuno che mostri la realtà di Falluja.
Perfino quei pochi giornalisti che si trovano qui sono costantemente seguiti dai marines.
Abbiamo bisogno di qualcuno che ci aiuti.
Il mondo dovrebbe vedere la vera fotografia di Falluja" conclude lo sceicco Abbas al-Zubeyni .

Fonte: Networks di informazioni regionali integrate (IRIN)


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