Liquida

Aldo Moro

by on Mar.10, 2005, under Aldo Moro

Dopo 25 anni un testimone oculare che sta per morire di tumore affida al giudice Rosario Seracini delle immagini che riprenderebbero l’omicidio della scorta di Aldo Moro e il suo rapimento in via Fani.

16 marzo 1978:
E’ mattina sono passate da poco le otto, la fiat di Aldo Moro è seguita dalla scorta in Via fani, una piccola via della periferia di Roma, una moto supera la macchina e da il via all’operazione.
La macchina di Moro si avvicina lentamente allo stop, tra le due macchine ci sono circa 20 cm, mentre le macchine rallentano un uomo in divisa alle spalle del capitano Oreste Leopardi che camminava affiancato alla strada gli spara e si defila.
Non hanno il tempo di fare nulla, la macchina non si è ancora fermata, altri 4 terroristi sbucano e in novanta secondo le brigate rosse sparano 45 colpi da un'unica arma.

   

H 8.55 Pietro Lolli vede il killer in azione sparare 2 raffiche complete contro una fiat 133 con un estrema padronanza dell’arma Alessandro Marini ricorda di aver visto uscire da una 128 l’autista e quello che gli stava accanto prendere Moro e metterlo in macchina.

Un altro testimone vede due uomini in divisa trascinare un uomo che poi riconobbe nel presidente Moro. Su cinque borse che c’erano nella macchina di Aldo Moro due furono portate via.

Agli uomini della scorta è stato dato il colpo di grazia per essere sicuri fossero morti.

Le divise degli uomini che rapirono Aldo Moro erano divise da avieri, ufficialmente erano tutti brigatisti, ma forse non si conoscevano tutti tra di loro ed allora hanno avuto bisogno delle divise per non spararsi tra di loro.

Intanto in Italia i servizi segreti e non solo si preparavano a colpire qualora il partito comunista avesse vinto.

In Via Fani dalle immagini si vede anche un uomo camminare apparentemente in modo tranquillo

Via Gradoli 96 26 di questi appartamenti sono controllati dai servizi segreti sia prima che durante il rapimento Moro

Arcangelo Montani che abitava davanti al palazzo viene da Porto San Giorgio come Mario Moretti dove con lui ha fatto le scuole.

Cossiga intanto istituisce tre comitati per gestire la situazione politica in Italia ed evitare che il partito comunista prenda il potere. La P2 una loggia massonica segreta e molto potente serviva a questo Napoletano si dimette e al suo posto viene eletto Pelosi, affibiato della P2.

4 Agenti due giorni dopo la morte di Aldo Moro perquisiscono tutti gli appartamenti di Via Gradoli tranne uno, il covo delle brigate rosse.

14 Aprile 1979
Tre turisti prendono un taxi e sul sedile posteriore trovano un borsello, si recano in caserma, lo consegnano ad un colonnello della p2 e scompaiono nel nulla. Nel borsello una lettera rimandava l’omicidio di Pecorelli al 24 Marzo

20 Marzo 1979
Uccisione di Pecorelli, si è provveduto al recupero del materiale ma è si è ancora sprovvisti del memoriale di Aldo Moro. Pecorelli era davvero in possesso di questi documenti?

Il colonnello Avariato si dimette per indagare e dopo due mesi confida ad un suo amico di aver trovato la soluzione.

24 Marzo 1984
Il deposito in Via Aurelia a Roma viene rapinato i ladri vanno via con 35 miliardi facendo trovare sette pallottole calibro 7,62 in dotazione alla Nato sette piccole catene e sette chiavi. La bomba Energa è dello stesso tipo usata durante l’agguato al colonnello Varisco. Le sette chiavi e le sette catene sono lette come un riferimento al falso comunicato n. 7 delle Br sul lago della Duchessa, mentre i sette proiettili calibro 7,62 riportano all’omicidio di Mino Pecorelli.

Il 26 ottobre 1986
Le brigate rosse effettuano una telefonata riferendo le ultime volontà di Aldo Moro sul suo ritrovamento. “In Via Gaetani verrà fatta ritrovare una renault 4 rossa i primi numeri sulla targa sono N5” il corpo verrà ritrovato alle 16.30.

Trasportato da Via Montalcino a Via Gaetani questo quello che affermano le Brigate Rosse Una scorpion 75 gli perfora i polmoni però non raggiungono il cuore e così viene finito con un'altra arma, una calibro nove.

I colpi furono sparati all’interno dell’auto, forse in Via Gaetani

Le brigate rosse dissero di aver tenuto 55 giorni Aldo moro in Via Montalcino ma risulta della sabbia nei pantaloni di Moro, il Presidente non sarebbe stato ucciso nel covo.

In Via Pia Foa sarebbero stati stampati tutti i comunicati su Aldo Moro, la stampatrice era dei servizi segreti, un ufficio di controspionaggio militare all’interno di una tipografia gestita dalle brigate rosse

Imperium: una stazione Cia, la più importante d’Europa, un centro di controllo per evitare che il partito comunista andasse al potere.

Moretti sposta l’attenzione da Andreotti ad Aldo Moro. Moro non faceva comodo a nessuno, ne all’America, ne alla Russia sovietica

La giustizia è come una tela di ragno, trattiene gli insetti piccoli, mentre i grandi trafiggono la tela e restano liberi. (Solone)


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