Liquida

La notte di Gaza

by on Set.21, 2006, under Guerre globali

Gaza è stata occupata di nuovo. Il mondo deve saperlo, e devono saperlo anche gli israeliani. Dopo il sequestro di Gilad Shalit, il militare rapito il 25 giugno, e ancor di più dopo lo scoppio della guerra in Libano l’esercito israeliano da un capo all’altro della Striscia sta demolendo, uccidendo e bombardando indiscriminatamente . Nessuno pensa di istituire una commissione d’inchiesta: la questione non è neppure all’ordine del giorno. Nessuno chiede perché si sta facendo tutto questo né chi lo ha deciso. E allora diciamocelo apertamente: il ritiro da Gaza è morto e sepolto.

Gaza è occupata, e con maggior brutalità di prima. Oggi in molte zone della Striscia non c’è l’elettricità. Israele ha bombardato l’unica centrale elettrica e almeno per un anno a Gaza mancherà il 50% del suo fabbisogno.

L’acqua scarseggia sempre di più, cumuli di immondizia e ondate di tanfo nauseante soffocano la fascia costiera, trasformandola in una nuova Calcutta. Inoltre Gaza è sempre più un carcere il valico di Erez è deserto, il valico di Karni negli ultimi due mesi è rimasto aperto solo pochi giorni e lo stesso vale per il valico di Rafah. E’ un caso vergognoso e sconvolgente di punizione collettiva. Di questa situazione sono responsabili anche gli Stati Uniti e l’Europa, che con la sua polizia presidia il valico di Rafah. Gaza è più povera ed affamata che mai.

L’ingresso e ‘uscita delle merci sono praticamente bloccati, la pesca è proibita, le decina di migliaia di dipendenti dell’Autorità nazionale palestinese non ricevono lo stipendio, e la possibilità di andare a lavorare in Israele fuori discussione. Negli ultimi due mesi Israele ha ucciso 224 palestinesi tra cui 62 bambini e 25 donne. Ha bombardato, assassinato, distrutto senza che nessuno intervenisse. Ogni giorno viene ucciso qualcuno e per lo più si tratta di civili innocenti. Gli ospedali scoppiano:le persone ricoverate per cure mediche sono un migliaio. Stabilire chi ha deciso tutto questo è difficile.

E’ lecito dubitare che i ministri siano consapevoli di cosa sta succedendo a Gaza. Ma i responsabili sono loro, a cominciare dalla pessima decisione dell’embargo, per il proseguire con il bombardamento dei ponti e della centrale elettrica. Adesso Israele è nuovamente responsabile di tutto ciò che accade nella Striscia. Il militare Gilad Shalit non sarà liberato e i lanci Qassam non smetteranno, e intanto a Gaza scorre un film dell’orrore. E anche se questo orrore servisse a impedire qualche attentato, sul lungo periodo è destinato a generare un terrore omicida ancora più grande. Quel giorno, convinto come al solito di essere nel giusto,Israele dirà: ” Ma noi gli abbiamo restituito Gaza!”.

Internazionale Settembre 2006


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