Liquida

L’atmosfera dopo la morte di Falcone e Borsellino

by on Gen.06, 2007, under Giovanni Falcone e Paolo Borsellino/ Antimafia

Successero cose, vuol dire che la gente non ne poteva più, la gente siciliana voleva un cammino onesto e senza mafia.
100.000 mila persone confluirono in Piazza Politeama.

Obbligandolo a reagire il governo inviò 7 mila soldati per riprendere il controllo dell’isola.
Il 15 gennaio 1993 la polizia arresta Totò Riina nel centro di Palermo dove il boss era sempre vissuto nei suoi 23 anni da ricercato.

Colpita la mafia sembrava prossima alla fine.Dopo l’arresto di Riina l’intricata matassa delle collusioni tra mafia e politica cominciava a dipanarsi con grande rapidità.
Gli inquirenti riuscirono a scoprire che Salvo Lima aveva ricevuto precisi ordini di aggiustare il maxi processo, non avendo raggiunto lo scopo doveva essere ucciso.
La connessione con l’uccisione Falcone e Borsellino e gli architetti del processi risultano essere evidenti, Cosa Nostra aveva saldato il conto.

“Sembrava ci fosse una nuova etica ed era visibile, come se fosse pericoloso per un politico avere a che fare con la mafia , tutti ne prendevano le distanze.
Poi, siamo nella fase attuale in cui il potere politico si è disinteressato sulla mafia perché la mafia, la mafia intelligentemente non spara più, non fa più morti, non si presenta più con uccisioni e stragi.
Il potere politico se ne disinteressa, ne prende i voti, lo usa.
Questi rapporti sono ritornati ad essere sempre più visibili ecco il magico.
La mafia è una componente organica del sistema del potere italiano.
Finchè c’è un potere organizzato in un determinata maniera la mafia sta in quel sistema.
Non è ne con la sinistra ne con la destra, la destra è per il potere. Questo sistema politico salta ne nasce un nuovo, la cosa più normale che la mafia ha interesse di fare è cercare all’interno di questo luogo ma non è che si fa spingere da scelte ideologiche o di condivisioni di valori.
La Sicilia che in passato era stata solidamente democristiana, nelle elezioni del 2001 consegnò alla coalizione di Berlusconi tutti i suoi 61 seggi parlamentari.
Imputato per corruzione Berlusconi mise al centro del suo programma la necessità di porre un freno a quello che definiva l’eccessivo potere dei giudici inquirenti.
Sin dal suo insediamento ha lanciato una virulente campagna mediatica contro settori della magistratura.
“Questi giudici sono completamente matti, per prima cosa politicamente,seconda cosa sono malati comunque.
Per fare quel lavoro devi essere mentalmente disturbato.
Grazie alla sua maggioranza è riuscito ad approvare una serie di leggi che complicano il lavoro dei magistrati di mafia.
Sulle testimonianze dei nuovi pentiti gli inquirenti hanno iniziato ad indagare su alcuni collaboratori di Berlusconi per i loro presunti legami con il crimine organizzato.


Comments are closed.

Looking for something?

Use the form below to search the site:

Still not finding what you're looking for? Drop a comment on a post or contact us so we can take care of it!