Liquida

Internazionale 9-15 febbraio 2007

by on Feb.12, 2007, under Internazionale

 

 
Stati Uniti  
Rinforzi a Washington

Negli stati Uniti i senatori repubblicani sono riusciti a bloccare il dibattito sulla risoluzione del presidente George W. Bush che prevede l'invio di altri 21.500 militari in Iraq.

 

Gran Bretagna 
Vittima del fuoco amico 
In Gran Bretagna i mezzi d'informazione hanno diffuso un video shock che mostra la morte del sergente britannico Matty Hull, ucciso il 23 marzo 200.Il convoglio su cui viaggiava era stato colpito per errore da due piloti statunitensi. L'inchiesta della giustizia britannica sulla morte di Hull era stata bloccata dopo il rifiuto di Washington di rendere pubblico il video girato dall'aereo statunitense.

 

Giustizia
Il tenente sttunitense Ehren Watada è comparso davanti alla corte marziale per rispondere dell'accusa di diserzione, Watada è stato il primo ufficiale a rifiutarsi di partire per la guerra in Iraq, che considera illegale. 

 

La domenica senza partita:dopo i fatti di Catania il governo ha finalmente costretto la società ad affrontare il problema della sicurezza. 
Il Presidente della Lega calcio italiana, Antonio Matarrese ha dichiarato:"I morti fanno parte del sistema.Siamo amareggiati ma lo spettacolo deve continuare". Le regole c'erano, solo che per tutti era normale non rispettarle, si trattava di misure obbligatorie già dal 2001 (..)

 

Iraq la posta in gioco
Di Noam Chomsky

E’ stato condotto un sondaggio a Bagdad e Najaf sull’invasione  sulle sue conseguenze: “Circa il 90% degli iracheni pensa che prima dell’invasione della coalizione guidata dagli Stati Uniti la situazione fosse migliore di quanto non lo sia oggi.Quasi metà degli intervistati si è dichiarata favorevole a un immediato ritiro delle truppe, un latro 20% si è detto favorevole ad un ritiro graduale a partire da subito.Nonostante la retorica sull’amore per la democrazia e sulle missioni da intraprendere, questi signori (Gli Stati Uniti)  tendono ad essere molto poco democratici.Il vero motivo è che dopo l’Arabia Saudita l’Iraq possiede le più grandi riserve di petrolio del mondo.Il problema non è l’accesso alle risorse, ma il loro controllo.Qualsiasi passo compiuto per restituire la sovranità all’Iraq favorirebbe un certo grado di autonomia proprio nella regione in cui si trova la maggior parte del petrolio saudita.Gli Stati Uniti non stanno certo costruendo l’ambasciata più grande del mondo a Bagdad e spendendo un patrimonio per le basi militari per poi lasciare l’Iraq agli iracheni.Quello che conta, o meglio che dovrebbe contare è ciò che pensano gli iracheni.Il piano di Washington è quello di “intensificare l’attacco” inviando altre truppe in Iraq.Ben pochi analisti militari ed esperti di Medio Oriente pensano che una tattica del genere possa funzionare.Una vera sovranità irachena non è accettabile agli occhi degli occupanti.

 

Cina:
Soap opera vietate
Il vicesegretario statale che si occupa e tv ha dichiarato: “In Cina i mezzi d’informazione non possono sottostare alle regole del libero mercato, perché rappresentano la voce del partito e quindi devono essere controllati”.

 

Africa e Medio Oriente
Per i gay sudafricani la lotta continua
Qualche mese fa il parlamento del Sudafrica ha approvato i matrimoni dello stesso sesso.Ma la società cambia meno rapidamente del diritto.Nel 1996 il Suudafrica è stato il primo paese ad approvare una costituzione che protegge i cittadini legata all’orientamento sessuale.La coste costituzionale ha poi obbligato il 30 novembre il governo a legalizzare i matrimoni sessuali.Ma la tutela giuridica non significa accettazione sociale anche se in Sudafrica gay e lesbiche possono vivere apertamente la loro omosessualità.Jaacob Zuma l’ex presidente africano e possibile candidato alle presidenziali del 2009 ha dichiarato che il matrimonio omosessuale è una disgrazia per la nazione e Dio aggiungendo:”Da giovane non mi sarei mai fatto avvicinare da un omosessuale, gli avrei spaccato la faccia”.In Zimbaue il presidente Robert Mugabe ha dichiarato che gli omosessuali sono peggio dei malati o dei cani.In Uganda invece il presidente Yoweri Museveni ha ordinato alla polizia di compiere retate negli ambienti gay.

 

 

 


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