Liquida

L’impero globale

by on Feb.28, 2007, under Internazionale

 

Non è facile valutare le dimensioni o il valore esatto dell’impero di basi militari degli Stati Uniti.

Nel 2005 le basi americane all’estero erano 737. A causa della presenza militari in Iraq e della strategia della guerra preventiva del presidente Gorge W. Bush il numero continua ad aumentare.

Nel 2005 il personale americano dislocato in tutto il mondo compreso quello in patria era di 1.840.062 unità oltre a 473.306 funzionari del dipartimento della difesa e 203.328 dipendenti stranieri.Le dimensioni di questi impianti sono state registrate nell’inventario: 2781 chilometri quadrati all’estero e 120.675 chilometri in tutto.E’ evidente che il pentagono può considerarsi uno dei più grandi proprietari terrieri del mondo.Questi numeri non tengono conto di tutte le basi effettivamente occupate dagli Stati Uniti.Il base structure report del 2005 non fa parola delle guarnigioni nella provincia autonoma del Kosovo anche se qui si trova l’immenso camp Bondsteel costruito nel 1999.Il rapporto omette anche le basi in Afganistain e Iraq, in Israele, Kirghizistan in Qatar e in Uzbekistan, anche se dopo l’11 settembre hanno impiantato basi colossali nel golfo Persico e nell’Asia centrale.

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Il rapporto non comprende le venti istallazioni in Turchia, tutte proprietà del governo turco e usate congiuntamente con gli americani.Il pentagono omette inoltre dal suo resoconto gran parte delle strutture militari e di spionaggio situate in Gran Bretagna.Se ci fosse una stima veritiera l’impero militare statunitense supererebbe le mille basi all’estero.In Iraq gli Stati Uniti hanno mentito a molti dei loro più stretti alleati perfino all’interno della Nato sui loro progetti nucleari, decine di basi, di sottomarini e navi vivono in un mondo segreto senza un ragionevole motivo tattico.In Giordania Washington ha dislocato 5000 soldati in varie basi lungo il confine con l’Iraq e la Siria.Il paese è formalmente sovrano, ma in realtà è un satellite degli Stati Uniti e lo è da almeno 10 anni.Fino a quando i burocrati militari continueranno ad imporre la cultura del segreto per proteggersi, nessuno conoscerà le vere dimensioni delle basi militari statunitensi.Il programma di chiusura delle basi avviato nel 2005 era in realtà un programma di consolidamento e di allargamento, con un enorme afflusso di finanziamenti e di fornitori dirottati verso poche zone chiave.Quando gli Stati Uniti non sono presenti nei paesi stranieri come conquistatori o salvatori come è accaduto in Germania, Giappone e Italia dopo la seconda guerra mondiale e in Corea del sud dopo l’armistizio della guerra di Corea nel 1953 è molto più difficile che riescano ad ottenere quegli accordi che consentano al pentagono di fare ciò che vuole, lasciando al paese ospite l’onere di pagare il conto.Quando non è basata sulla conquista la struttura delle basi dell’impero americano finisce per apparire estremamente fragile.

Articolo tratto da : “Nemesis the last days of the american republic” di Chaimers Johnson

 

 

 


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