Liquida

September 11, 1973

by on Mar.11, 2007, under Il Cile di Salvador Allende

Sono cileno, vivo a Londra, e vorrei dirvi che forse abbiamo qualcosa in comune.
I vostri cari furono assassinati come lo furono i miei, abbiamo anche la data in comune, 11 settembre, martedì 11 settembre.
Nel 1970 ci furono le elezioni, io avevo 18 anni e votavo per la prima volta.
Avevamo un bellissimo sogno, costruire una società in cui tutti potessero gioire del frutto del proprio lavoro, le ricchezze del paese, cos’ nel 1970 andammo tutti a votare e vincemmo.

     

C’era il latte e la scuola per i figli, terre incolte vennero distribuite ai contadini senza terra.
Le miniere di uranio e di carbone e le principali industrie divennero proprietà di tutti noi.
Per la prima volta le persone avevano una loro dignità.
Ma non sapevamo quanto questo fosse pericoloso.
Il vostro segretario di stato Henry Kissinger disse:”Non vedo come si possa stare fermi a guardare mentre un paese cade nelle mani dei comunisti grazie all’irresponsabilità del suo stesso popolo”.
Le nostre scelte democratiche, i nostri voti, non erano rilevanti.
Il mercato, i profitti, sono più importanti della democrazia.
Da quel momento in poi, il nostro dolore, il vostro dolore furono legalizzati.
Il vostro presidente Nixon disse che avrebbe fatto crollare la nostra economia, la Cia ricevette istruzioni per attivarsi ad organizzare un’insurrezione militare, un colpo di stato.

       
Oltre dieci milioni di dollari furono stanziati per liberarsi del nostro presidente Salvador Allende.
Amici, i vostri leader decisero di distruggerci.
Provocarono uno sciopero dei trasporti che finì quasi per paralizzare la nostra economia, bloccarono gli scambi delle merci nel nostro paese creando il caos.
Si unirono a quanti nel nostro paese non avevano accettato la nostra vittoria.
I vostri dollari foraggiavano gruppi di neofascisti che portavano la violenza nelle strade e mettevano bombe nelle fabbriche e nelle centrali elettriche.

       

Incredibilmente la cosa non funzionò.Nelle elezioni amministrative il consenso popolare addirittura aumentò  e che cosa fecero gli Stati Uniti?

Bush:”L’11 Settembre i nemici della libertà hanno compiuto un atto di guerra contro il nostro paese e la notte è calata su un mondo diverso, un mondo dove la libertà stessa è sotto attacco.
L’11 settembre i nemici della libertà compirono un atto di guerra contro il nostro paese.
Alle luci dell’alba truppe corazzate avanzarono nel nostro palazzo presidenziale, Allende, i suoi ministri e consiglieri erano all’interno.
Allende non fuggì mentre il palazzo della Moneda veniva bombardato. 
Fu assassinato, martedì anche da noi accadde martedì 11 settembre 1973.
Un giorno che distrusse le nostre vite per sempre.

       

Mi spararano ad un ginocchio e poi mi sbatterono la testa nell’asfalto lurido della strada, me la sbatterono non so quante volte finchè non persi conoscenza.
Un giorno in prigione mi issai dalle sbarre della finestra e vidi fuori un amico che veniva trascinato per le braccia, non poteva camminare, gli avevano spezzato le ossa, sanguinava dalle orecchie, poi lo assassinarono.
Sapemmo dei campi di tortura comandati da ufficiali addestrati nelle scuole militari americane, sapemmo di quelli sbudellati, gettati dagli elicotteri in volo, di 

           

di quelli torturati davanti ai loro figli e alle loro mogli, sapete cosa facevano? Collegano fili elettrici ai genitali, mettevano topi nelle vagine delle loro mogli, addestravano i cani a stuprare le donne e poi sapemmo della carovana della morte, del generale che andava di città in città comandando esecuzioni a caso, 30.000 persone furono assassinate, 30.000.
Il vostro ambasciatore in Cile protestò per le torture ma Kissenger replico:”Ditegli di non mettersi a fare lezioni di scienze politiche.Il generale Pinoche che aveva guidato il colpo di stato accolse sorridendo il segretario di stato che si congratulò con lui per il lavoro ben fatto e i dollari ricominciarono a fluire verso il Cile.Mi chiamarono terrorista, mi condannarono al carcere a vita senza processo ne difesa, fui rilasciato dopo cinque anni, ma dovetti abbandonare il paese per la sicurezza dei miei amici. Ora non posso tornare in Cile, anche se ci penso continuamente, il Cile è la mia casa, ma cosa sarebbe dei miei figli, loro sono nati qui, a Londra, non posso condannarli all’esilio come fu per me.
Non posso farlo ora, anche se con tutto il mio cuore vorrei tornare a casa.
Sant Agostino diceva: “La speranza ha due bellissimi figli, lo sdegno e il coraggio, sdegno per le cose come sono e coraggio per cambiarle.
Madri, padri e persone care delle persone che sono morte a New York, presto sarà il ventinovesimo anniversario del nostro martedì 11 settembre e il primo anniversario del vostro.
Noi vi ricorderemo, spero che voi vi ricorderete di noi.
Pablo

 

 

 

 


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