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Indulto: ecco i risultati dal 31 luglio, solo il 12% è rientrato in carcere

by on Mag.09, 2007, under Morire in carcere/ di lavoro

ROMA – Sono 26.201 (di cui 16.158 italiani e 10.043 stranieri) gli ex detenuti usciti dal carcere negli ultimi nove mesi grazie all'indulto, varato il 31 luglio scorso dal Parlamento. Di questi – sottolinea il ministro della Giustizia Clemente Mastella, nel corso della visita compiuta col presidente della Repubblica Giorgio Napolitano al carcere romano di Rebibbia – "soltanto" il 12% sono tornati a delinquere e, quindi, hanno fatto rientro in cella. 

Dall'ultimo screening del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria (Dap) emerge che 18.189 (pari al 69,4% del totale) sono gli ex detenuti condannati in via definitiva che hanno beneficiato dell'indulto, mentre 8.012 sono coloro che grazie al provvedimento di clemenza hanno avuto una revoca della misura cautelare su decisione del magistrato di sorveglianza.
La ripartizione territoriale.
La Regione con il primato del maggior numero di scarcerati grazie all'indulto è la Lombardia (3.787), seguita da Campania (2.988), Sicilia (2.724) e Lazio (2.530). In coda alla lista ci sono invece Valle D'Aosta (164 scarcerati), Molise (198) e Basilicata (241).
La popolazione carceraria.
Ad oggi, nelle 258 carceri italiane ci sono 42.702 detenuti (la capienza regolamentare è di circa 43.500 posti) Rispetto a 9 mesi fa, quando subito dopo l'indulto i detenuti negli istituti penitenziari scesero da circa 60mila a 38-39mila, si sta registrando un aumento della popolazione carceraria. E questo perchè – spiega Sebastiano Ardita, responsabile della direzione generale detenuti del Dap – il numero degli ingressi resta superiore a quello delle uscite dal carcere. Ecco perchè il Guardasigilli Mastella insiste sulla necessità di puntare sulle pene alternative al carcere in caso di reati non gravi.
Il commento di Mastella. Secondo il ministro della Giustizia, "l'indulto, approvato a larga maggioranza in Parlamento, ha ricondotto le carceri italiane in condizioni di legalità: se non ci fosse stato, avremmo avuto un'esplosione di collera incontenibile. E l'analisi dei flussi di rientro (pari al 12%) ha dimostrato come la recidiva dei soggetti beneficiari del provvedimento di clemenza si sia mantenuta all'interno di limiti più bassi delle attese".
Polemiche sulla circolare Maddalena.
Ma l'indulto continua anche a provocare polemiche. Come quelle seguite alla circolare inviata dal procuratore di Torino, Marcello Maddalena, cha invitato i suoi sostituti ad accantonare i processi destinati a finire nel nulla per effetto dell'indulto, e a privilegiare la strada dell'archiviazione per i reati meno gravi a rischio prescrizione. Un documento che provoca la reazione sdegnata dell'Unione della camere penali: contro la circolare l'organizzazione di categoria ha già presentato un esposto al Csm. Ma oggi l'Ucpi torna a dire che, al dià dell'esito al Consiglio superiore, il problema "non può più essere insabbiato", sostiene l'Ucpi, che punta l'indice contro "l'inerzia del governo": all'esecutivo "compete il dovere indeclinabile di mettere mano urgentemente a una nuova disciplina dell'azione penale. Si tratta di restituire alla legalità le scelte di politica giudiziaria".

8 maggio 2007


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