Liquida

No Bush No War Day

by on Giu.09, 2007, under Appuntamenti

Il presidente Usa, George Bush verrà in Italia il 9 giugno, su invito del governo Prodi per ribadire in questo modo la convinta alleanza militare e politica dell'Italia con gli Stati Uniti.Oggi il presidente Bush ha contro la maggioranza del popo lo degli Stati Uniti ma mantiene l'appoggio delle lo bbies militari, petrolifere e dell'industria delle armi. Bush è l'estremo interprete della vo lo ntà di egemonia mondiale delle classi dominanti statunitensi, volontà che porta da decenni gli USA, indipendentemente dall'alternanza dei governi, ad intervenire militarmente ovunque, con truppe, colpi di stato, stragi e attentati.Questa volontà di dominio, che fa della guerra una vera e p ro pria strategia politica con la capacità di esportare conflitti dall'Africa all'Asia, dall'America latina alla stessa Europa, pro duce sudditanza politica e culturale.In Italia la destra considera Bush il proprio punto di riferimento ma anche il governo Prodi, eletto grazie ai voti del movimento no-war "senza se e senza ma", è orgoglioso dell'alleanza con tale amministrazione e si prepara a ricevere in pompa magna il presidente Usa a Roma.Questa subordinazione caratterizza anche l'organica politica di intervento militare che il governo P ro di sta praticando, sia pure nella versione "multilaterale", cioè "concertata" con le altre potenze. Un'internità alla lo gica della guerra che spinge a mantenere le truppe in Afghanistan, che ha aumentato vistosamente le spese militari (+13% nella Finanziaria), che vuole imporre a popolazioni unite nell'opposizione, nuove basi militari come a Vicenza (ma anche a Cameri e in altri luoghi in via di ampliamento), che partecipa alla costruzione di micidiali armi come l'aereo da guerra F35 o lo Scudo missilistico, e conserva le bombe atomiche disseminate nel nost ro territorio, come a Ghedi e Aviano.E' questa subordinazione, politica e culturale, che ha abbandonato una delle esperienza più limpide del pacifismo italiano, quella di Emergency, tradita e sacrificata al governo Kharzai e ai suoi servizi segreti che detengono illecitamente Rahmatullah Hanefi.Ma la guerra è guerra indipendentemente dalle bandiere usate per condurla e va ripudiata, come il militarismo governativo, che ha riconfermato o p ro mosso le missioni belliche.Per questo, come tanti e tante in tutto il pianeta e in mille forme, ci prepariamo ad accogliere Bush come si accoglie un vero e proprio guerrafondaio.Lo facciamo per i torturati di Guantanamo, per i bruciati vivi di Falluja, per i deportati, per quelli rinchiusi nei campi di concentramento in mezzo mondo. Ma lo facciamo anche per dire che esiste un'altra Italia.Un'Italia che vive già in un alt ro mondo possibile e concreto. E' quella dei movimenti che si battono cont ro le basi militari, cont ro la devastazione ambientale, per i diritti sociali, cont ro i cpt. Che si batte cont ro la privatizzazione dell'acqua e la rapina dei beni comuni, cont ro le spese militari e il riarmo g lo bale.Il 9 giugno quindi è un giorno importante per la ripresa del cammino del movimento no war nel nost ro paese.Vogliamo il riti ro delle truppe italiane da tutti i fronti di guerra, Afghanistan in primis, la chiusura delle basi militari USA e NATO, la restituzione di quei luoghi alle popolazioni per usi civili, per giungere all'uscita dell'Italia dalle alleanze militari.Esigiamo la rimozione dal territorio nazionale degli ordigni nucleari e delle armi di distruzione di massa. Diciamo basta alle spese militari, rifiutando lo Scudo missilistico e i nuovi aerei da guerra, affinché le decine di miliardi di eu ro vengano usati per la scuola e la sanità pubblica, per i servizi sociali, per il miglioramento ambientale.Pretendiamo che il governo Prodi ottenga l'immediata liberazione di Hanefi e restituisca ad Emergency il suo ruolo meritorio in Afghanistan.P ro poniamo che la mobilitazione del movimento no-war – che ha già tre tappe importanti: la manifestazione cont ro la p ro gettata base militare per i nuovi cacciabombardieri a Cameri (Novara) il 19 maggio oltre alle iniziative previste ad Aviano e Sigonella; le Ca ro vane cont ro la guerra, che arriveranno a Roma il 2 giugno per p ro testare cont ro la parata militare sui Fori Imperiali; la mobilitazione eu ro pea cont ro il G8 di Rostock-Heiligendamm – culmini il 9 giugno in una grande mobilitazione popolare a Roma che faccia sentire a Bush e P ro di l'avversione nei conf ro nti delle guerre e delle corse agli armamenti, che DICHIARI IL PRESIDENTE USA OSPITE NON GRADITO e faccia sentire a Prodi il ripudio della guerra e del militarismo. Così come recita l'artico lo 11 della Costituzione.Ci uniamo alla popolazione di Vicenza per ribadire a Bush la più chiara determinazione e la più netta opposizione possibile alla costruzione della base Dal Molin.Inoltre lanciamo fin da subito la campagna perché sia garantita la possibilità a tutti co lo ro che vorranno manifestare di raggiungere Roma in treno. Invitiamo tutti a Roma, il 18 maggio alle ore 17 presso l'Università di Roma Fac. di Lettere-La Sapienza per discutere di questo appel lo e preparare insieme la più grande mobilitazione possibile per una giornata NO BUSH-NO WAR

Associazioni, reti
Action-diritti in movimento, Associazione Sinistra Critica, Bastaguerra-Roma, Circolo Arci Agorà-Pisa, Campagna per la smilitarizzazione di Sigonella, Confederazione Cobas, Confederazione Unitaria di Base, Coordinamento Collettivi universitari La Sapienza, Collettivi universitari, Roma 3, Collettivo studentesco T. Muntzer-To, Disarmiamoli, Donne in Ne ro -Tuscia, Forum Palestina, Global Meeting Network (cso ped ro – padova, cso rivolta – marghera, cso morion – venezia, capannone sociale – vicenza, s.o.a. arcadia – schio, cantieri di montecioRock – vicenza, ubik lab – treviso, cso bruno – trento, rete studenti – trento, cso c ro cevia, alessandria, csoa gabrio – torino, cso terra di nessuno – genova, cso cantiere – milano, casa loca – milano, cs tpo – bologna, lab.occ. paz – rimini, cs fuoricont ro llo – monselice, s.p.a.m. – parma, lab. aq16 – reggio emilia, rete degli spazi sociali – venezia giulia, esc atelier occupato – ro ma, astra19 – ro ma, lab. insurgencia – napoli, lab. diana – salerno, Movimento antagonista toscano, Ass. difesa lavoratori, tutte le sedi di YaBasta ) I Corvi, Laboratorio di resistenza alla guerra, Laboratorio studentesco di Salerno, Mondo senza guerre, Officina comunista, Partito comunista dei lavoratori, Partito Umanista, Rivista Erre, Rete dei Comunisti, UniRiot (Roma, Napoli, Bologna, Torino)

Firme individuali:
Cinzia Bottene, Olol Jackson (Presidio permanente No Dal Molin), Sand ro Bianchi, Giorgio Cremaschi, Mimmo Rizzuti (Rete28Aprile), Mau ro Bulgarelli, Franco Turigliatto, Fernando Rossi (senatori), Vau ro , Tommaso Di Francesco, Luigia Pasi, Margherita Recaldini (Sdl Intercategoriale), Pie ro Maestri, (Guerre&Pace), Norma Bertullacelli (Cent ro ligure documentazione pace), Nella Ginatempo, Melo Franchina, Doretta Cocchi (Bastaguerra Firenze)

adesioni: 9giugnonobush@libero.it


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