Liquida

Michele Serra: Caro Naziskin (e carabinieri di Bergamo)

by on Nov.10, 2007, under Antifa

Caro naziskin, io scrivere te
con parole facili facili, così forse tu capire. Io leggo su giornali che tu
essere ‘bestia’ e ‘belva’, ma io non credere. Io credere tu essere ignorante: e
ignoranza è grande problema per tutti, anche per me. Perché persona ignorante è
persona debole, e persona debole è persona che ha paura, e persona che ha paura
è persona che diventa cattiva e aggressiva, e fa “bonk” con bastone su testa di
poveraccio.  Vere ‘bestie’ e ‘belve’ sono certi giornalisti (molti) e certa
televisione (quasi tutta), che dicono stronzate così noi restare tutti ignoranti
e potere resta in mano di potenti.  Io vuole dire questo: se tu picchia un
poveraccio, tu non dimostra tua forza.  Tu dimostra tua debolezza e tua
stupidità.  Perché sua testa rotta non risolve tuo problema. 
Tuo problema è che tu vivere in periferia di merda, senza lavoro o con lavoro di
merda.  Tuo problema è che tu essere ultima ruota del carro.  Allora
tu volere diventare forte, e tu avere ragione. Ma nessuno diventa forte
picchiando (quaranta contro due) due persone deboli.  Se tu volere
diventare forte, tu dovere ribellarti a tua debolezza.  Tu dovere
pensare. In tua crapa rapata esserci cervello.  Tu allora usare
cervello, non bastone.  Tuo cervello avere bisogno di cibo, come tua
pancia.  Tu allora provare a parlare, a leggere, a chiederti perché
tu vivere vita di merda.  Questo essere: cultura.  E cultura essere
sola grande forza per migliorare uomo.

Io sapere: leggere essere molto
faticoso.  Pensare essere ancora più faticoso.   

Molto più faticoso che gridare
“negro di merda”, o “sporco ebreo”: gridare stronzate essere molto facile, basta
vedere presidente skinhead Cossiga.  Tutti essere capaci di insultare e
odiare.

Me non importare niente se tu
avere crapa rasata e scarponi: per me, tu potere anche metterti carciofo su
testa e tatuare tue chiappe.  Me importare che tu rispetta te stesso, tuo
cervello e tua dignità, così forse tu impara anche a rispettare altri
uomini.  Se tu grida “sporco ebreo”, tu dovere almeno sapere 
cosa essere ebreo.  E se tu sapere cosa essere ebreo, tu provare a
chiederti come sarebbe bello se bruciassero in forno tua madre, tuo padre, tuoi
fratelli, tuoi amici e te.  Se tu comincia a fare domande, tu comincia a
vincere.  Domande essere come chiavi di macchina: basta una domanda per
accendere motore e andare lontano.

Io molto preoccupato per te (e
anche per testa di quelli che vuoi picchiare).  Io preoccupato perché il
potere, quando vede persone ignoranti e cattive, può fare due cose: metterti in
prigione, e prigione è come immenso “bonk” su tua testa.  Oppure
servirsi di te come uno schiavo, mandarti a picchiare e torturare e bruciare
mentre lui, intanto, vive in bella casa con bella macchina e bella figa. 
Vuoi essere libero?  Tieni tua testa rapata, ma impara ad amare tuo
cervello.  Forza e potere abitano lì: dentro zucca, non sopra zucca.
Ciao.

 

(un articolo del 1993 di
Michele Serra, quando era ancora un satiro che scriveva su
Cuore)

p.s Intitolato così dopo gli ultimi avvenimenti successi a Bergamo 


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