Liquida

Dopo aver letto un libro si rimane sempre un pò delusi  quando si vede anche il film, questo detto mi è venuto in mente mentre ascoltavo la canzone finale e scorrevo i nomi del film constando che a molti basta vedere un film per sentirsi il cuore in pace mentre escono dalla sala facendo le loro considerazioni da scopritori dell’acqua calda, uno dei motivi per cui ringrazio di avere fatweb per intenderci.
Mi sarei aspettata che il film iniziasse con i grandi container pieni di cinesi morti accatastati che si preparano ad essere trasportati fino in Cina, dei casalesi e del loro controllo del porto di Napoli, per poi passare alla relazione tra ivari clan e capi mafia, il legame che c’è tra camorra e politica, perfino ai nomignoli dati ad ogni singolo boss in base a leggende o caratteristiche personali degli imprenditori come spesso vogliono definirsi rivendicandosi il diritto al lavoro.

Si è parlato del guadagno dello smaltimento dei rifiuti e con scene significative come quella delle pesche si è cercato di spiegare cosa comporti aprire cave e metterci dentro i rifuti tossici per poi costruirci sopra, il terreno campano ne è pieno sotto terra.

Il sistema interno delle case di scampia è descritto abbastanza bene, mi ha colpito tantissimo la loro struttura, molto povera ma efficentissimo mezzo per lo smercio della droga, anche la storia di Pasquale e della sartoria in cui lavorava, questa parte l’ho preferita al libro perchè senza troppa logica e con l’aiuto di sole poche immagini ha saputo raffigurare esattamente quali siano gli interessi che stanno dietro agli affari dei vestiti falsi dell’alta moda.

Ci sono persone di cui si doveva parlare come parte di quelli descritti nel libro, ma probabilmente non si poteva perchè molti dei personaggi descritti nel libro sono ancora puliti penalmente, sotto processo o al governo.

Forse tra qualche anno vedremo tutto questo in un secondo film su gomorra, una volta che i protagonisti di questa storia saranno diventati troppo scomodi da doverli sostituire con altri o saranno diventati collaboratori di giustizia e nascosti in chissà in quale posto mantenuti dallo Stato, una volta che si dirà per giustificarsi quello che hanno fatto ma che sono latinanti, latitanti pur sapendo che continuano a vivere nelle loro case.