Liquida

Delitti di Mafia

by on Lug.15, 2008, under Giovanni Falcone e Paolo Borsellino/ Antimafia, Statistiche

15/07/2008:Ucciso Salvatore Prestifilippo Cirimbolo, un allevatore colpito più volte da sicari in moto mentre si trovava seduto davanti l’ingresso di un bar a Catenanuova, in provincia di Enna.Un fratello della vittima fu assassinato 11 anni fa in un agguato di mafia. Secondo gli inquirenti potrebbe essere in corso una guerra tra cosche rivali.
18/05/2008:
Ucciso in un agguato a Catania con cinque colpi di Pistola calibro 775 Carmelo Monaco, in passato era stato denunciato per reati contro il patrimonio.
13/06/2007: Ucciso il boss mafioso Nicola Ingarao, aveva descritto il sistema del racket del pizzo. Il 18 ottobre a carico di Ingarao si sarebbe aperto il processo che scaturisce proprio dall’indagine «Gotha» e in cui sono imputate altre otto persone, tra le quali il deputato regionale di Forza Italia, Giovanni Mercadante, accusato di associazione mafiosa.
5/02/2000: Sant’Angelo Muxaro (AG) Due fratelli, Salvatore e Vincenzo Vaccaro Notte.
Aprono un impresa di pompe funebri al loro ritorno dalla Germania dove avevano lavorato per risparmiare dei soldi.  
I due rifiutano qualunque compromesso con un gruppo mafioso locale meglio conosciuto come "Cosca dei Pidocchi”. Vincenzo viene ucciso il 3 novembre 1999, suo fratello Salvatore il 5 febbraio 2000.
8/10/1998: ucciso il sindacalista Domenico Geraci.
15/9/1993: ucciso padre Pino Puglisi, parroco della chiesa di San Gaetano a Brancaccio (quartiere di Palermo).
27/7/1993: a Roma, un’autobomba esplode nel piazzale antistante il vicariato, dietro la basilica di San Giovanni in Laterano. Poco dopo un’altra autobomba esplode davanti alla chiesa del Velabro. Lo stesso giorno a Milano, un’autobomba parcheggiata in via Palestro provoca cinque morti: quattro vigili urbani accorsi sul posto e un extracomunitario che dormiva su una panchina.
27/5/1993: a Firenze, esplode un’autobomba in via dei Georgofili, cinque morti.
14/5/1993: a Roma, esplode un’autobomba in via Fauro al passaggio dell’auto con a bordo il conduttore televisivo Maurizio Costanzo.
8/1/1993: a Barcellona (Messina) viene ucciso Beppe Alfano, giornalista del quotidiano "La Sicilia".
19/7/1992, ore 13:45: strage di via D’Amelio (Palermo), muoiono il giudice Paolo Borsellino e gli agenti di scorta Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Cosina, Claudio Traina ed Emanuela Loi, prima donna poliziotto ad aver perso la vita in un attentato della mafia.
12/3/1992:
Per le strade di Mondello viene ucciso Salvo Lima, ucciso da Cosa Nostra per non essere riuscito ad aggiustare le sorti del maxi processo contro Cosa Nostra
23/5/1992, ore 17:58: strage di Capaci (sull’autostrada Palermo-Punta Raisi), muoiono Giovanni Falcone, già magistrato a Palermo, la moglie Francesca Morvillo, anche lei magistrato e gli agenti di scorta Antonio Montinaro, Rocco Di Cillo e Vito Schifani, superstite l’agente Giuseppe Costanza che viaggiava sull’automobile guidata da Falcone.
27/9/1991:
Ucciso Paolo Arena  segretario DC di Misterbianco (CT) ritenuto assiduo frequentatore dei Grazioso.
Ucciso davanti al Municipio il 28 settembre  91, venne eliminato da killer del clan di Mario Nicotra, perche’ ritenuto vicino alla cosca avversaria.

29/8/1991: ucciso Libero Grassi, imprenditore che rifiuta di pagare il pizzo agli esattori della mafia.
9/8/1991: cade in un agguato Antonio Scopelliti, sostituto procuratore in Cassazione. Da lì a poco avrebbe dovuto sostenere l’accusa nel primo maxi-processo a Cosa nostra.
21/9/1990: Rosario Livatino, 38 anni, sostituto procuratore della repubblica presso il tribunale di Agrigento, ucciso sulla strada a scorrimento veloce Caltanissetta-Porto Empedocle.
19/6/1989: sulla scogliera dell’Addaura (Palermo) viene trovato un ordigno destinato a Giovanni Falcone, la cui villa delle vacanze si trova poco distante.
27/9/1988: a Trapani Mauro Rostagno, giornalista e sociologo.
25/9/1988: lungo la strada che porta da Canicattì a Palermo vengono assassinati il presidente di Corte d’Appello di Palermo Antonino Saetta e il figlio Stefano. Aveva condannato in appello i capimafia Michele e Salvatore Greco per l’attentato a Rocco Chinnici ed i killer del capitano Emanuele Basile, scandalosamente assolti in primo grado (ma il processo era stato annullato dalla cassazione), si apprestava a presiedere l’appello del maxiprocesso.
14/1/1988: a Palermo assassinato Natale Mondo, l’agente di polizia sopravvissuto all’agguato in cui avevano perso la vita Cassarà e Antiochia.
12/1/1988: ucciso Giuseppe Insalaco, sindaco di Palermo per pochi mesi, avversario politico di Lima e Ciancimino, aveva apertamente denunciato i condizionamenti dei vari comitati d’affari sul comune.

5/8/1985: Antonino Cassarà, vicequestore di Palermo e l’agente di polizia Roberto Antiochia.
28/7/1985: Beppe Montana, capo della squadra catturandi della polizia di Palermo.
2/4/1985: Barbara Asta e i suoi due bimbi Giuseppe e Salvatore muoiono al posto del giudice Carlo Palermo, bersaglio dell’attentato lungo il tratto stradale Pizzolungo-Trapani.
2/12/1984: Leonardo Vitale, il primo pentito di mafia, viene ucciso appena uscito dal manicomio dove era stato rinchiuso.
5/1/1984: a Catania, Giuseppe Fava, fondatore del settimanale "I Siciliani".
29/7/1983: autobomba di via Pipitone Federico (Palermo) muoiono il capo dell’ufficio istruzione del tribunale Rocco Chinnici, due carabinieri della scorta e il portiere dello stabile Stefano Li Sacchi.
13/6/1983: Monreale (Palermo). Assassinato il capitano dei carabinieri Mario D’Aleo, comandante della locale compagnia. Con lui cadono l’appuntato Bonmarito e il carabiniere Marici. D’Aleo aveva preso il posto del cap. Basile.
25/1/1983: Giangiacomo Ciaccio Montalto, giudice di Trapani.
3/9/1982: Palermo. Strage di via Carini. Uccisi il prefetto Carlo Alberto Dalla Chiesa, la moglie

Emanuela Setti Carraro
e Domenico Russo, 11/08/1982l’autista che li seguiva sull’auto di servizio.
11/8/1982: a Palermo ucciso Paolo Giaccone medico legale che dirigeva consulenze per il palazzo di giustizia. Fu ucciso per essersi rifiutato di aggiustare una perizia su un impronta digitale di uno dei killer che avrebbe nel dicembre 1981  scatenato una sparatoria tra le vie di Bagheria uccidendo 4 persone e che fu condannato all’ergastolo.
Vincenso Sinagra rivelò i dettagli del delitto incolpando Salavatore Rotolo condannato al primo maxiprocesso all’ergastolo.

16/6/1982: agguato al furgone che stava trasportando Alfio Ferlito dal carcere di Enna a quello di Trapani. Oltre al boss catanese, muoiono tre carabinieri di scorta e l’autista del mezzo.
30/4/1982: Pio La Torre, segretario del P.C.I. siciliano  e il suo autista Rocco Di Salvo. Il giorno dopo il generale dei carabinieri Carlo Alberto Dalla Chiesa è nominato prefetto di Palermo.
6/8/1980: Gaetano Costa, procuratore capo di Palermo viene ucciso con tre colpi di pistola. Aveva appena firmato sessanta ordini di cattura contro mafiosi del giro di Rosario Spatola, dopo che i suoi sostituti si erano rifiutati di farlo.
4/5/1980: a Monreale (Palermo) il capitano dei carabinieri Emanuele Basile.
6/1/1980: il presidente della regione Sicilia Piersanti Mattarella, politico della sinistra democristiana.
25/9/1979: A Palermo massacrato a colpi di mitra il giudice istruttore  Cesare Terranova e il suo autista, il maresciallo di polizia Lenin Mancuso.Luciano Liggio lo considerava il suo peggior nemico
21/7/1979: Boris Giorgio Giuliano
, capo della Squadra Mobile di Palermo, venne ucciso dal mafioso Leoluca Bagarella, che gli sparò sette colpi di pistola alle spalle.

12/7/1979: a Milano viene ucciso Giorgio Ambrosoli, avvocato liquidatore dell’impero economico di Michele Sindona, il giorno dopo averne presentato la documentazione.
26/1/1979: A Palermo ucciso con 4 colpi in testa sparati da Leoluca Bagarella con una calibro 38 il cronista del Giornale di Sicilia Mario Francese. A totò Riina i suoi articoli ben documentati non piacevano.
9/5/1978: Giuseppe Impastato, militante antimafia. E’ stato il boss Tano Badalamenti ad ordinarne l’eliminazione per le accuse che gli rivolgeva dai microfoni di una radio locale.
Era stato abbandonato sui binari nei pressi della stazione di Cinisi, come se fosse morto durante un attentato dinamitardo che stava preparando.
20/8/1977: il colonnello dei carabinieri Giuseppe Russo e l’insegnante Filippo Costa vengono uccisi mentre passeggiano nei boschi della Ficuzza.
5/5/1971: Pietro Scaglione, procuratore della repubblica di Palermo e il suo autista Antonino Lo Russo. Per la prima volta nel dopoguerra la mafia colpisce un tutore della legge.
16/9/1970: Mauro De Mauro, redattore del quotidiano "L’Ora", rapito a Palermo e mai più ritrovato.
30/6/1963: strage di Ciaculli. Una “giulietta” carica di tritolo uccide sette tra poliziotti, carabinieri e artificieri.
5/5/1960: Cosimo Cristina, giornalista prima scomparso, poi ucciso e buttato sui binari del treno per simulare il suicidio.
30/3/1960: Ucciso il commissario Cataldo Tandoy (provincia di Agrigento).
1944/1966: Lotta per l’occupazione delle terre contro la mafia che spalleggia gli agrari, muoiono 38 sindacalisti, uccisi da campieri, guardaspalle e boss emergenti (6/8/1944 Andrea Raja, 7/6/1945 Nunzio Passafiume, 4/1/1947 Accursio Miraglia, 10/3/1948 Placido Rizzotto, 6/3/1955 Salvatore Carnevale, 20/7/1960 Paolo Bongiorno, 24/3/1966 Carmelo Battaglia).
1/5/1947: massacro di Portella della Ginestra (collina vicino Palermo), la banda Giuliano apre il fuoco su una folla di contadini che celebra la festa del lavoro: 11 morti e 56 feriti.
2/9/1943: a Quarto Mulino di San Giuseppe Jato, Salvatore Giuliano, un contadino dedito alla borsa nera, uccide il carabiniere Antonio Mancino il quale aveva intercettato i suoi traffici.


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