Liquida

Mostri mondiali

by on Giu.10, 2009, under Milano e dintorni

Mi consolo amaramente cercando di guardare davvero fuori
dalla finestra, lui, questo governo mafioso e queste aziende
mafiose e familiariste, l’italiano medio che crede alla
televisione e rimane ignorante, ignorante fin dentro le vene
per non ricordare che in questo paese la paura del diverso,
dell’altro ha portato a gravi conseguenze.

Per salvarsi molti anche lavorativamente sono pronti a darti
l’ultimo colpo e non capiscono che è la coalizione che salva,
ognuno cerca di salvare il proprio orticello in modo
completamente inutile, a chi va bene una volta, la seconda
magari no e se ne rende anche conto, ormai troppo tardi.

Tutto, qui viene visto all’incontrario e anche la
multiculturalità, la differenza, l’immensa cultura data dalle
diverse esperienze diventano qualcosa da scartare, oggi a
Milano si sono inventati che uno straniero non può guidare
una metrò per il rischio di attentati, senza considerare le
ignobili leggi che ancora risalgono al fascismo e che vietano
che qualcuno della non comunità europea possa svolgere
determinati lavori solo per la razza o provenienza.
Italiani, ma non solo, pensiamo talmente a noi stessi che non
ci si ferma a pensare che è anche in Europa il problema, a
livello mondiale gia’ da parecchio tempo, il caso degli
indios ignorato completamente dalla stampa estera, in questi
giorni molti stanno venendo uccisi, li stanno espropiando
delle loro terre e dalle loro ricchezze naturali, stanno però
nonostante le continue repressioni lottando contro leggi che
pretendono di privatizzare la selva per lasciarla ad imprese
nazionali e multinazionali, del legname, dell’allevamento.

Da due mesi le popolazioni indigene del Perù portano avanti
una mobilitazione con lo scopo di chiedere l’abrogazione di
leggi che di fatto privatizzano in favore di multinazionali
le risorse idriche come da accordi con il libero commercio
con gli Stati Uniti, tanto per cambiare. la condizione dei
paesi considerati terzo mondo in preda al colonialismo
americano ma non solo neanche una parola, le elezioni vinte
da questa destra fascista e xenofoba sono un campanello non
di allarme ma di più.

Insomma, ci sono parecchie cose che non tornano e non solo in
Italia, se penso alla Palestina e a ciò che ha detto Obama
sul suo stato in due anni mi viene in mente il libro che ho
appena iniziato a leggere "la nuova intifada", ogni pagina è
un coltello che penetra dentro, tra territori espropriati e
in cui sono stati costruite le città e strade di Israele, tra
armi made in Usa, tra veti ed accordi ignorati e di quelli
creati a tavolino, quello che fa davvero male è la totale
indifferenza mondiale per un popolo che viene annientato ogni
giorno.

Di popoli e di paesi anche a me vicino anche se distanti che
cercano di annientare ce ne sono, li viviamo, ma la
differenza tra questi paesi e noi è che almeno questi una
coscienza collettiva come popolo ce l’hanno ancora.

 

 


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