Paola Gasparoli – ONG “Un ponte per”
by liquida on Gen.05, 2007, under Falluja la strage nascosta
“C’è anche la storia di un giornalista indipendente che entra a Falluya a Gennaio, rimane a Falluya dieci giorni, intervistando, parlando con la gente filmando esce da Falluya esce da Bagdad, esce dall’Iraq, dalla Giordania e arriva negli Stati Uniti.
Negli Stati Uniti si ferma in un albergo e va in spiaggia quando rientra la camera dell’albergo è stata forzata e si è trovato senza una cassetta.
L’unica cosa che è stato preso e portato via è il lavoro che aveva fatto a Falluya e comincia anche a ricevere strane telefonate.
Domanda: “ E il suo nome?”.
Risposta: “ Il suo nome è Mark manny e anche questo può far parte del tentativo di non far dire cosa esattamente è successo a Falluya.
Anarchia e stato sociale
by liquida on Gen.05, 2007, under Noam Chomsky
Cosa c'è di buono o male nella struttura organizzativa di leninisti, anarchici e socialdemocratici e nelle loro idee tattiche ed organizzative?
La domanda è troppo ampia per ammettere risposta. I vari gruppi si sono dati ogni tipo di struttura organizzativa e hanno seguito idee tattico-organizzative le più diverse nel corso degli anni. (continue reading…)
Una testimonianza raccolta nell’ospedale di Falluja
by liquida on Gen.04, 2007, under Falluja la strage nascosta
Questo è mio figlio, dopo il primo bombardamento degli americani in Aprile il suo corpo ha iniziato a cambiare, il cranio è cresciuto.
La versione ufficiale
by liquida on Gen.04, 2007, under M √ - 9/11 =C
La mattina dell’11 settembre 2001 19 terroristi armati di tagliacarte dirottano 4 aerei commerciali in volo dalla costa est alla costa ovest degli stati uniti, eliminano gli equipaggi, si impadroniscono dei comandi, fanno perdere le loro tracce ed eludono per quasi due ore il sistema di sicurezza aerea americano.
Riescono così a portare due degli aerei a schiantarsi contro le torri gemelle di New York, il terzo contro il pentagono a Wahington, mentre il quarto viene abbattuto dai passeggeri in rivolta nei cieli della Pensilvenia.
Le testimonianze
by liquida on Gen.03, 2007, under M √ - 9/11 =C
Ci sono due tipi di famiglie dell’11 Settembre, quelle che hanno preso i soldi e quelli che non li hanno presi. Ma i soldi c’erano, e lo scopo era uno solo: comprare le persone, e farle stare zitte. tratto da l’ inganno globale.
Helen Mariani ha perso il marito nel volo United che si è schiantato nella torre sud; ha denunciato il Presidente Bush, il vice Cheney e le alte cariche dello stato per alto tradimento. Queste sono le domande che vorrei fare al Signor Bush.
Resto personalmente convinta che lei abbia deliberatamente permesso che i fatti delll’11 settembre accadessero.
La testimonianza di Mohammed Tarek – direttore del centro studi per i diritti umani in un organizzazione nata a Falluya nel 2004
by liquida on Gen.03, 2007, under Falluja la strage nascosta
Mohammed Tarek Al Derapi laureato in biologia è direttore del centro studi per i diritti umani un organizzazione nata a Falluya nel 2004.
Mohammed è tato invitato al parlamento europeo da alcuni deputati della sinistra per raccontare ciò che accade nella sua città.
Intervento: “Vi ringrazio per l’invito al parlamento europeo.
Sono partito dalla mia città per denunciare la situazione in Iraq.
Le testimonianze in diretta dei giornalisti
by liquida on Gen.02, 2007, under M √ - 9/11 =C
Riguardo alle esplosioni Alcuni di questi resoconti sono andati in onda, ma solo una volta.
Live NBC: stanno allontanando anche noi, perché
c’è timore che possano esserci altre esplosioni, forse altre bombe, l’intera cima dell’edificio è esplosa.
La testimonianza di Garret Reppenhagen – ex militare cecchino Usa
by liquida on Gen.02, 2007, under Falluja la strage nascosta
Domanda:”Lei ha mai ucciso civili?” .
Risposta:”Si li ho uccisi.” .
Domanda:”Quando?” .
Risposta:”Durante gli scontri la gente cercava di scappare anche con le macchine e per il panico venivano verso di noi e io ho sparato.
Le torri che non dovevano crollare
by liquida on Gen.02, 2007, under M √ - 9/11 =C
Le torri gemelle avevano una struttura portante in acciaio progettata apposta per reggere all’impatto di un aereo di grosse dimensioni, lo conferma Frank de Martini manager del progetto di costruzione delle torri morto anche lui l’11 settembre in un intervista del gennaio 2001: (continue reading…)
Biografia del giudice Paolo Borsellino
by liquida on Gen.01, 2007, under Giovanni Falcone e Paolo Borsellino/ Antimafia
Borsellino nasce a Palermo il 19/1/1940. La famiglia vive e vivrà in un
quartiere borghese di Palermo: la Magione. Borsellino è molto attaccato
a questo quartiere dove ha trascorso tutta la giovinezza. Ambedue i
genitori erano farmacisti.
Al momento dello sbarco degli alleati in Sicilia la madre di Borsellino
vieta ai figli di accettare qualsiasi dono dai soldati americani. "La
Patria è sconfitta, i sacrifici sono stati inutili, non c’è da essere
felici…" è una delle frasi della madre di Borsellino in quel momento.Queste vicende e i racconti di "Zio Ciccio", reduce della Campagna d’Africa, gli suscitano curiosità sulle vicende del periodo fascista, di cui la sua famiglia è stata protagonista. Anche il rapporto con i figli è molto forte. Cerca di proteggerli dalla realtà che è intorno a lui e, nello stesso tempo, di trasmettergli il proprio modo di essere e di agire. (continue reading…)